Seguici
Iscriviti alla nostra newsletter

    Altos Labs lavora sull’immortalità

    La nuova azienda, che sembra annoverare tra i suoi finanziatori personaggi del calibro di Jeff Bezos e Yuri Milner, ha piani ambiziosi nel settore della ricerca anti-invecchiamento.

    di Antonio Regalado

    Lo scorso ottobre, un folto gruppo di scienziati si è recato alla super-villa di Yuri Milner tra le colline di Los Altos sopra Palo Alto. Hanno fatto i tamponi per il covid-19 e, dotati di mascherine, si sono riuniti in teatro per una conferenza scientifica di due giorni. Altri si sono uniti in teleconferenza. Il tema: come la biotecnologia potrebbe essere utilizzata per ringiovanire le persone.

    Milner è un miliardario di origine russa che ha fatto fortuna su Facebook e Mail.ru e in precedenza ha lanciato i Breakthrough Prizes, premi da 3 milioni di dollari assegnati ogni anno a fisici, biologi e matematici che si sono distinti per le loro ricerche. Ma l’entusiasmo di Milner per la scienza sta prendendo una nuova direzione, in parte provocatoria. Durante i due giorni, gli esperti sono saliti sul palco per descrivere i tentativi radicali di “ringiovanire” gli animali.

    Questa conferenza ha ora portato alla creazione di Altos Labs, una nuova ambiziosa azienda impegnata sul fronte dell’anti-invecchiamento che sta perseguendo una tecnologia di riprogrammazione biologica, un modo per ringiovanire le cellule in laboratorio che alcuni scienziati pensano possa essere esteso per rivitalizzare organismi animali, prolungando in definitiva la vita umana.

    La nuova azienda, costituita negli Stati Uniti e nel Regno Unito all’inizio di quest’anno, aprirà diversi centri in differenti località, tra cui la Bay Area, San Diego, Cambridge, Regno Unito e Giappone, e sta reclutando un ampio gruppo di scienziati universitari con stipendi generosi. Alcune persone ben informate sostengono che i suoi investitori includono Jeff Bezos, la persona più ricca del mondo, che si è dimesso da CEO di Amazon a luglio e settimane dopo è salito a bordo di un razzo per raggiungere lo spazio. Milner e sua moglie Julia hanno confermato tramite un portavoce di avere investito in Altos attraverso una fondazione.

    Altos ricorda Calico Labs, un’azienda del settore anti-invecchiamento fondata nel 2013 dal co-fondatore di Google, Larry Page. Calico ha a sua volta assunto figure scientifiche d’élite e ha dato loro budget generosi, anche se non risulta che lo spinout di Google abbia fatto molti progressi. Calico ha avviato un laboratorio il cui obiettivo è la riprogrammazione e ha pubblicato il suo primo preprint sull’argomento quest’anno.

    Tra gli scienziati che si dice si uniranno ad Altos c’è Juan Carlos Izpisúa Belmonte, un biologo spagnolo del Salk Institute, a La Jolla, in California, che ha guadagnato notorietà per una ricerca in cui mescola embrioni umani e di scimmia e per la sua previsione che la durata della vita umana potrebbe essere aumentata di 50 anni. Un altro collaboratore è Steve Horvath, un professore dell’UCLA sviluppatore di un “orologio biologico” in grado di misurare con precisione l’invecchiamento umano. Shinya Yamanaka, che ha condiviso nel 2012 il Premio Nobel per la scoperta della riprogrammazione delle cellule somatiche adulte, sarà uno scienziato senior non retribuito e presiederà il comitato consultivo scientifico dell’azienda.

    La scoperta rivoluzionaria di Yamanaka è stata che con l’aggiunta di sole quattro proteine, ora note come fattori Yamanaka, le cellule possono essere istruite a tornare a uno stato primitivo con le proprietà delle cellule staminali embrionali. Nel 2016, il laboratorio di Izpisúa Belmonte aveva applicato questi fattori a topi viventi, ottenendo segni di inversione dell’età e portandolo a definire la riprogrammazione di un potenziale “elisir di lunga vita”.

    I risultati di questi esperimenti sui topi, sebbene allettanti, erano anche spaventosi. A seconda del livello di riprogrammazione, alcuni topi hanno sviluppato brutti tumori embrionali chiamati teratomi, anche se altri hanno mostrato segni che i loro tessuti erano diventati più giovani. “Anche se ci sono molti ostacoli da superare, il potenziale è enorme”, ha detto Yamanaka in un’e-mail, in cui ha confermato il suo ruolo in Altos.

    Crisi di mezza età?

    Si dice che i giovani sognano di essere ricchi e i ricchi sognano di essere giovani. Milner, 59 anni, e Bezos, 57 anni, potrebbero trovarsi in questa situazione. Forbes attualmente classifica Bezos come la persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto di circa 200 miliardi di dollari. La ricchezza di Milner è stimata in 4,8 miliardi di dollari. Bezos Expeditions, l’ufficio investimenti del fondatore di Amazon, non ha risposto a un’e-mail di commento.

    Le persone che hanno familiarità con la storia di Altos affermano che inizialmente l’interesse di Milner per la riprogrammazione era filantropico. Dopo l’incontro a casa sua, un’organizzazione no-profit chiamata Milky Way Research Foundation sponsorizzata da Milner ha assegnato sovvenzioni triennali, di 1 milione di dollari all’anno, a diversi ricercatori che si occupavano di longevità. Le proposte sono state prese in considerazione da un comitato consultivo tra cui Yamanaka e Jennifer Doudna, una scienziata che ha condiviso un Breakthrough Prize nel 2015 e successivamente un Nobel nel 2020 per la sua co-scoperta dell’editing del genoma CRISPR.

    Durante il 2021, tuttavia, è emerso un nuovo piano per velocizzare la ricerca, trasformando l’idea in un’azienda ben finanziata come è ora Altos. Questa iniziativa ha preso forma sotto la direzione di Richard Klausner, ex capo del National Cancer Institute e ora imprenditore. Klausner, che in precedenza ha aiutato ad avviare aziende come Juno Therapeutics e l’azienda di test sul cancro Grail, è noto per aver organizzato grandi e redditizie scommesse finanziarie sulle nuove biotecnologie.

    Secondo il documento fondativo nel Regno Unito per Altos Labs, Klausner è l’amministratore delegato della nuova azienda. Klausner non ha risposto ai tentativi di contattarlo via e-mail e telefono. Come Milner, anche lui vive a Los Altos Hills. Un certo numero di startup sta perseguendo la tecnologia di riprogrammazione, tra cui Life Biosciences, Turn Biotechnologies, AgeX Therapeutics e Shift Bioscience nel Regno Unito, sebbene queste ricerche non abbiano ancora portato a nessun trattamento testato su persone negli studi clinici.

    “Ci sono centinaia di milioni di dollari raccolti dagli investitori da investire nella riprogrammazione, specificamente mirata a ringiovanire parti o tutto il corpo umano”, afferma David Sinclair, ricercatore dell’Università di Harvard che lo scorso dicembre ha riferito di aver ripristinato la vista nei topi usando la tecnica.

    Sinclair descrive il campo come “nascente”, ma pensa che la prospettiva di fondo sia chiara: cosa si può fare per contrastare l’invecchiamento del corpo?. “Nel mio laboratorio stiamo controllando i principali organi e tessuti, per esempio pelle, muscoli e cervello, per vedere quali possiamo ringiovanire”. Sinclair afferma di non essere coinvolto in Altos, ma ha parlato all’incontro del 2020 e ha partecipato al premio promosso da Milky Way.

    Un business scientifico

    Altos non ha ancora fatto un annuncio ufficiale, ma è stata registrata nel Delaware quest’anno e una comunicazione sui titoli depositata in California a giugno indica che l’azienda ha raccolto almeno 270 milioni di dollari, secondo Will Gornall, professore di business school dell’Università di British Columbia che ha esaminato il documento. Oltre a Bezos e Milner, l’azienda potrebbe avere tra i suoi investitori altri ricchi esponenti del mondo tecnologico e venture capitalist.

    Altre assunzioni fatte da Altos includono Peter Walter, il cui laboratorio presso l’Università della California, a San Francisco, è dietro una molecola che mostra notevoli effetti sulla memoria. Si è unito al team anche Wolf Reik, uno specialista di riprogrammazione che si è recentemente dimesso dalla carica di direttore del Babraham Institute nel Regno Unito dopo che il centro ha affermato che stava accettando un lavoro “con un’altra organizzazione di ricerca”, per l’appunto Altos. Almeno inizialmente, l’azienda finanzierà ricercatori senza alcuna aspettativa immediata di prodotti o ricavi. 

    Altos sta attirando i professori universitari offrendo stipendi da 1 milione all’anno o bonus azionari. Un ricercatore che ha confermato di aver accettato un’offerta di lavoro da Altos, Manuel Serrano dell’Istituto per la ricerca in biomedicina, a Barcellona, in Spagna, ha affermato che l’azienda lo pagherebbe da cinque a dieci volte quello che guadagna ora. “La filosofia di Altos Labs è quella di fare ricerche guidate unicamente dalla curiosità scientifica. Qualsiasi terapia per una grave malattia dell’invecchiamento potrebbe valere miliardi, ma Altos non conta di fare soldi all’inizio. “L’obiettivo è comprendere come si può favorire il ringiovanimento”, afferma Serrano. “In generale, l’idea di avere entrate in futuro c’è, ma non è l’obiettivo immediato”.

    Nel 2013, Serrano è stato il primo scienziato a ingegnerizzare geneticamente i topi per produrre i fattori Yamanaka. Gli animali, comunque, hanno tutti sviluppato tumori quando le loro cellule sono tornate allo stadio embrionale. Tuttavia, il lavoro ha suggerito che il tempo potrebbe essere invertito all’interno di un animale vivente. “Se si introducono i fattori, loro fanno la magia. Sperimentalmente è molto semplice, anche se non è chiaro il perchè», dice Serrano.

    La domanda principale ora è come adattare la riprogrammazione per vedere se può ringiovanire in sicurezza gli animali senza ucciderli e se il processo può essere eseguito utilizzando farmaci ordinari, piuttosto che tramite l’ingegneria genetica. “Per me i fattori Yamanaka non sono realistici per l’uso clinico”, afferma Serrano. “Comportano l’introduzione di geni, alcuni dei quali sono oncogeni. Sarà difficile passare attraverso il filtro delle agenzie di regolamentazione”.

    Alcuni esperti affermano che l’investimento in tecniche anti-invecchiamento è qualcosa che le agenzie di finanziamento del governo non sono in grado di fare abbastanza rapidamente. “Se vedi qualcosa in lontananza che sembra un gigantesco mucchio d’oro, allora dovresti correre velocemente”, afferma Martin Borch Jensen, direttore scientifico di Gordian Biotechnology. Per accelerare la ricerca, Jensen afferma che quest’anno distribuirà 20 milioni di dollari di sovvenzioni “Impetus” a rapida rotazione utilizzando i fondi dei donatori.

    Troppo in anticipo?

    Alcuni ricercatori si chiedono se la riprogrammazione sia una tecnologia che può davvero beneficiare di centinaia di milioni di investimenti commerciali. Alejandro Ocampo, che lavorava nel Salk lab di Izpisúa Belmonte e ora è professore all’Università di Losanna in Svizzera, è scettico sul fatto che la tecnologia di riprogrammazione sia pronta a trasformarsi presto in medicina.

    “L’idea è difficile da tradurre in una terapia umana. Un problema”, spiega, “è che la riprogrammazione non solo rende le cellule più giovani, ma cambia anche la loro identità, per esempio trasformando una cellula della pelle in una cellula staminale. Questo è ciò che rende la tecnologia troppo pericolosa per essere provata sulle persone.

    Ocampo teme anche che ci siano troppi soldi, e troppe aziende, che cercano di entrare nell’area della ricerca. “Penso che il tutto si stia muovendo troppo velocemente. Non so se dovremmo avere da cinque a otto aziende di riprogrammazione: sembra troppo veloce”, dice. “Quanti documenti ci sono stati sulla riprogrammazione in vivo? Più o meno lo stesso del numero di aziende”.

    D’altra parte, la tecnica ha un effetto indiscutibile e ripetibile negli esperimenti di laboratorio quando applicata a singole cellule. “Puoi prendere una cellula da un ottantenne e, in vitro, invertire l’età di 40 anni. Non esiste altra tecnologia in grado di farlo”, afferma Ocampo. Inoltre, la riprogrammazione è anche riconosciuta come un processo chiave che si verifica naturalmente quando un ovulo fecondato si trasforma in un embrione. In qualche modo, il DNA dei genitori viene ripulito, rinnovato e riavviato. 

    Altos lavorerà anche con una tecnologia correlata per misurare l’età relativa di una cellula o di una persona. Questa tecnica dell’orologio biologico, introdotta da Horvath, prevede la misurazione dei segni “epigenetici” sui geni. Queste caratteristiche molecolari attivano e disattivano i geni, ma il loro schema diventa disorganizzato man mano che le persone invecchiano. 

    Un tale biomarcatore dell’invecchiamento sarebbe un modo importante per misurare l’effetto di qualsiasi farmaco sulla longevità o per l’inversione dell’età. È difficile condurre uno studio medico che dimostri l’estensione della vita, poiché richiederebbe troppo tempo, ma al suo posto potrebbe essere impiegato un biomarcatore.

    Esiste anche una forte connessione scientifica tra gli orologi che invecchiano e la riprogrammazione, poiché la riprogrammazione sembra funzionare rimodellando i segni epigenetici nel genoma di una cellula a uno stato immaturo o ingenuo. Ciò significa che Altos farà ricerca d’avanguardia sulle cause e sulla misura del ringiovanimento.

    Si dice che Bezos abbia un interesse abbastanza di vecchia data nella ricerca sulla longevità, come dimostra il suo precedente investimento in un’azienda che opera nel campo dell’anti-invecchiamento chiamata Unity Biotechnology. Nella sua ultima lettera agli azionisti di Amazon, Bezos ha incluso una citazione che rifletteva sulla morte e il decadimento che aveva trovato in un libro del biologo Richard Dawkins: “Superare la morte è una cosa su cui lavorare… Se gli esseri viventi si adoperassero attivamente per prevenirla, alla fine si fonderebbero con l’ambiente circostante e cesserebbero di esistere come esseri autonomi. Questo è quello che succede quando muoiono”.

    Immagine di: Alamy / Getty (Bezos)

    (rp)

    Related Posts
    Total
    0
    Share