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    Le finestre della tecnologia

    Come ogni anno, ormai da molti anni, “MIT Technology Review” pubblica l’elenco delle 10 tecnologie destinate, secondo gli esperti della rivista statunitense, a influenzare in maniera rilevante le nostre vite, rimuovendo almeno alcune delle preoccupazioni che continuano ad addensarsi sul progresso tecnologico.

    di Gian Piero Jacobelli 

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    A scorrere gli elenchi delle tecnologie selezionate negli anni passati, venti oltre a quello di quest’anno, ci si può confrontare con uno dei repertori più significativi non soltanto della recente evoluzione tecnologica, ma anche e forse soprattutto di come la tecnologia, con le sue promesse e le sue delusioni, venga considerata di tempo in tempo dalla pubblica opinione.

    Dalle tecnologie pesanti alle tecnologie leggere, dalle tecnologie materiali alle tecnologie immateriali, dalle tecnologie del fare alle tecnologie del pensare, la parabola della tecnologia contemporanea ha assunto sviluppi diversi e talvolta contrastanti in ragione dei contesti e delle situazioni in cui si è affermata, suscitando consensi e dissensi. 

    A conferma che la tecnologia, nonostante le crescenti preoccupazioni che la fiancheggiano, a volte frenandola e a volte accelerandola, quasi si trattasse di una entità autonoma e incontrollabile, in realtà risponde in maniera assai specifica e pertinente ai cambiamenti emergenti nella società di cui è espressione. In altre parole, se pure vi sia qualcosa da temere, non è dalla tecnologia che dobbiamo guardarci, ma dai noi stessi.

    Anche quest’anno 2022, come sottolinea “MIT Technology Review” USA, ci troviamo di fronte a un elenco “inaspettato” e, proprio perché tale, particolarmente “promettente”, non soltanto per la comunità mondiale nel suo insieme, ma per ciascuno di noi, alle prese con le difficoltà di una vita quotidiana che negli ultimi anni è andata facendosi sempre più difficile, incerta e inquietante.

    Il dato appare inequivocabile e significativo: quattro su dieci sono tecnologie connesse alla salute e in particolare alla attuale pandemia. Si va dal tracciamento delle varianti COVID, che grazie agli investimenti nel sequenziamento genomico consente oggi tempestivi interventi in tutto il mondo, alla “pillola” per il COVID, nuovi farmaci che, combinati con i vaccini, possono fornire una protezione efficace anche contro le varianti virali più recenti.

    E si va dal vaccino contro la malaria – il primo vaccino relativo a una infezione parassitaria che continua a uccidere più di 600mila persone all’anno, in massima parte bambini di meno di cinque anni – allo studio di come le proteine si ripieghino su se stesse, influenzando quasi tutte le espressioni e le attività corporee. Uno studio quanto mai complesso, che AlphaFold2, soluzione di Intelligenza Artificiale, sembra in grado di affrontare con successo, aprendo la strada alla progettazione farmacologica per un’ampia gamma di malattie.

    Con la Intelligenza Artificiale si passa da un campo eminentemente biologico a un campo tecnologicamente più ampio, ma non perciò meno vicino ai nostri problemi di ogni giorno. Nell’elenco a cui ci stiamo riferendo compaiono infatti almeno tre applicazioni della Intelligenza Artificiale o comunque di una informatica sempre più avanzata.

    In primo luogo, si parla di una metodologia di addestramento algoritmico che utilizza dati di sintesi invece di dati tratti dal mondo reale, spesso inquinati da pregiudizi e comunque resi precari da problemi di privacy.

    In secondo luogo, si parla di quella che, con un vero e proprio sospiro di soddisfazione, viene definita come la “fine delle password”, delle modalità di autenticazione che ci costringono a ricordare sequenze di numeri e lettere senza per altro garantire una sicurezza assoluta. Oggi cominciano a diffondersi i link inviati via e-mail o le notifiche push o le scansioni biometriche.

    In terzo luogo, si parla di Bitcoin, di cui proprio in questi mesi è stata posta in discussione la criticità in termini di consumi energetici, per la potenza di calcolo richiesta da ogni transazione. Ma sembra che sia stato messo a punto dalla Etherum un efficace proof-of-stake, vale a dire un nuovo tipo di algoritmo di consenso per la messa in sicurezza delle reti di criptovaluta, riducendone il consumo di energia di oltre il 99 per cento.

    Restano due tecnologie concernenti quelli che solo pochi anni fa ci sarebbero apparsi come momenti forti, anzi fortissimi della produzione di energia e della lotta all’inquinamento. Non si tratta di soluzioni proprio dietro l’angolo, ma certamente di aperture di credito basate su sperimentazioni sufficientemente avanzate da lasciarci sperare nel medio, più che nel lungo termine.

    L’elenco di “MIT Technology Review” USA include una batteria metallica in grado di immagazzinare le energie rinnovabili del sole e del vento, che hanno un andamento ciclico. Questa batteria verrà realizzata con materiali facilmente disponibili, che la renderà più economica e pratica rispetto ad altre batterie e altri tipi di stoccaggio.

    L’elenco include anche nuovi reattori a fusione, che promettono una produzione quasi illimitata di energia priva di emissioni di carbonio. Una startup ritiene di poterli mettere in funzione entro i primi anni Trenta, grazie a un potente e originale magnete di dimensioni e costi molto ridotti.

    Sulla stessa lunghezza d’onda, l’elenco si conclude con il più grande stabilimento al mondo per la rimozione dell’anidride carbonica nell’aria, recentemente inaugurato in Islanda nell’intento di rendere meno onerosa la riduzione di emissioni nocive per il cambiamento climatico.

    Nella selezione di queste dieci tecnologie emerge dunque il profilo di una peculiare attenzione sia per il “corpo individuale” sia per il “corpo sociale”: dalla medicina alle biotecnologie, dalla energia al clima, dalla finanza digitale alla informatica domestica. 

    Quanto tempo ci vorrà per poterne apprezzare anche personalmente i risultati? I nostri colleghi statunitensi ci dicono che sono alle porte. In ogni caso, poiché in molti casi non possiamo aspettare ulteriormente, sarà bene, oltre alle porte, spalancare anche le finestre.

    (gv)

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